MESTRE Gli striscioni basta cemento e giù le mani dal nostro giardino sono rivolti verso la nuova palazzina di via Catalani ma non hanno nessun collegamento con l’impresa 2M che l’ha costruita e la sta inaugurando. Se i genitori del consiglio di istituto della Querini (a due passi dal nuovo edificio) sono piazzati lì, inamovibili nel bel mezzo dei festeggiamenti, è perché aspettano il sindaco Luigi Brugnaro, la cui presenza è annunciata per il taglio del nastro. «Non c’è un legame con questa azienda ma tante domande sorgono spontanee – dice Silvia Pistolato, presidente del consiglio di istituto -: perché il sindaco viene a un’inaugurazione di edilizia privata? Vogliamo far sentire all’Amministrazione la nostra presenza e ricordare a Brugnaro che aspettiamo la data della commissione per parlare della lottizzazione ex Luzzatti e del giardino dei bambini». Alla fine però il sindaco non si presenta (per una giunta che va per le lunghe, spiegano gli organizzatori) e al suo posto, più tardi, si fa vivo l’assessore Massimiliano De Martin. Il cerchio dei manifestanti si stringe attorno a lui. «Mi fa piacere che i genitori siano qui – dice De Martin -, ma ora non ho le risposte che vogliono. Io e Romor ci siamo esposti qualche giorno fa, facendo fare un supplemento di istruttoria, abbiamo bisogno di tempo per dare informazioni precise». «Se siamo qui – dice in risposta alle perplessità delle famiglie – non è per promuovere un’azienda privata ma per ringraziare le imprese che hanno coraggio di investire in città. Questo è un fabbricato di classe A4, realizzato su un’area che era abbandonata. Le abitazioni sono già tutte vendute e vogliamo lanciare il messaggio che, costruendo in questo modo green, oltre a far bene all’ambiente, si rendono gli edifici più appetibili. E 2M, pur non essendo obbligata, ha fatto opere pubbliche, nuove piante e il marciapiede da qui al Piraghetto». De Martin visita gli appartamenti di desing (che i nuovi proprietari hanno accettato di aprire al pubblico) con gli architetti e con Mattia Campagnaro, amministratore delegato di 2M Home, che ha illustrato la filosofia dell’intervento La Mestre di domani per 84 nuovi alloggi: «Questo residence rappresenta la prima pietra di un progetto ambizioso che prevede, nei prossimi 3 anni, 10 cantieri per risanare e sistemare case vecchie, recuperando aree degradate. Tutti, tranne questo di via Catalani, saranno interventi di riqualificazione dell’esistente». I cantieri al via sono nelle vie Bissuola, Garibaldi, Lavaredo, Vallon, Monteverdi e in centro a Zelarino. Un altro sarà invece in via Mestrina: «Stiamo acquisendo, per un restauro conservativo, la Casetta Scattolin, attualmente un rudere in pieno centro, in area pedonale. Sistemeremo anche il parchetto e realizzeremo due palazzine verdi». (m.fus.)