La società sta cambiando rapidamente: ciò che sembrava fantascienza pochi anni fa è oggi realtà, grazie all’intelligenza artificiale che gioca un ruolo sempre più rilevante nella nostra vita quotidiana. Come architetti, ci interroghiamo sul futuro della casa. In questo articolo, immaginiamo come saranno gli spazi domestici tra trent’anni, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per l’uso che ne faranno le persone.
La tecnologia sarà centrale, ma dovrà favorire il benessere umano, promuovere relazioni e un rapporto equilibrato con l’ambiente.
Tecnologia per il benessere
La tecnologia, già oggi ampiamente presente nelle nostre vite, non cesserà di evolvere e di rappresentare un elemento preponderante nella nostra quotidianità domestica. Quest’ultima, tuttavia, non rappresenterà solo un mezzo per semplificare il nostro vivere, quanto piuttosto una presenza fondamentale per agevolare il benessere interiore ed esteriore. Già oggi, soprattutto dopo gli anni della pandemia, è emersa con decisione l’esigenza nelle persone di ritagliarsi degli spazi quotidiani per coltivare l’equilibrio psicofisico, e l’evoluzione di una società sempre più veloce e mutevole renderà questa esigenza ancora più preponderante. Le abitazioni, attraverso il già diffuso Internet of Things (IoT) saranno dotate di sistemi avanzati che monitoreranno e miglioreranno la salute mentale e fisica dei residenti: ad esempio sensori ambientali e dispositivi indossabili integrati raccoglieranno dati sullo stato emotivo e fisico delle persone, suggerendo azioni come esercizi di respirazione, pause di rilassamento o variazioni di luce e suono per ridurre lo stress. Inoltre, prevediamo anche un massivo impiego di sistemi smart per il controllo dell’impiantistica, particolarmente funzionali nella gestione intelligente di impianti fotovoltaici e geotermici, così da eliminare il più possibile gli sprechi energetici. Infine, impossibile non citare l’utilizzo di robot domestici sempre più evoluti, che attraverso l’impiego dell’Intelligenza Artificiale e del Machine Learning potranno adattarsi alle specifiche esigenze delle famiglie.
La casa sostenibile
Il Parlamento Europeo si è già espresso con sufficiente chiarezza in merito: dal 2050 gli immobili non potranno più inquinare. Per molti, la totale eliminazione dei combustibili fossili negli impianti di riscaldamento e raffreddamento entro quell’anno rappresenta un obiettivo di difficile realizzazione, soprattutto per gli edifici di vecchia data che dovranno essere soggetti a numerosi lavori di riqualificazione, ma ciò che è certo è che entro la metà del secolo la maggior parte delle case (e la totalità di quelle di nuova costruzione) saranno autosufficienti dal punto di vista energetico e sostenibili.
Si prevede, quindi, che come minimo tutte le abitazioni saranno dotate di pannelli solari di nuova generazione, sistemi di raccolta e purificazione dell’acqua piovana, soluzioni avanzate per il riciclo dei rifiuti domestici, e magari nuovi sistemi energetici che sfrutteranno, ad esempio, la forza delle maree. Inoltre, per coerenza con una particolare attenzione all’energia sostenibilie, assisteremo a un aumento esponenziale dell’uso di materiali eco-friendly per le costruzioni, che avranno anche la funzione di migliorare la qualità dell’aria interna e la salubrità degli ambienti.
Ci riferiamo, nello specifico, al legno ingegnerizzato, il cemento cellulare e la silice che vantano per altro straordinarie capacità isolanti.
Spazi adattabili e multifunzionali
Una tendenza già ampiamente presente oggi, e che certamente riguarderà anche le “case di domani”, è quella legata all’includere nella progettazione una flessibilità degli spazi per adattarsi ai cambiamenti delle esigenze dei loro abitanti. Non solo la necessità di trasformare facilmente luoghi deputati al relax in spazi lavorativi, ma anche l’idea di non rinunciare all’open space e allo stesso tempo difendere i propri momenti di privacy.
Con quest’obiettivo, gli arredi modulari e le pareti mobili rappresenteranno elementi fondamentali per creare spazi che possano cambiare funzione facilmente, e grazie alla rapida ascesa della stampa 3D sarà molto più facile creare complementi d’arredo “a misura di funzione” in tempi brevi e a costi molto più contenuti.
Integrazione con il paesaggio
Un’altra peculiarità dell’architettura odierna, che vedrà uno sviluppo massivo nei prossimi anni, è quella legata all’integrare le case con il paesaggio circostante. La crescente sensibilità per la sostenibilità ambientale e per il benessere della persona, infatti, porterà a progettare sempre più abitazioni affinché queste possano armonizzarsi con l’ambiente naturale, piuttosto che contrastarlo. Ciò si tradurrà soprattutto nell’uso di tetti verdi, giardini verticali e ampie superfici vetrate che offrono viste panoramiche e massimizzano l’ingresso di luce naturale.
L’ampio spazio dedicato a giardini e spazi verdi, inoltre, produrrà anche svariati benefici per la salute e il benessere delle persone: ridurrà l’inquinamento atmosferico, terrà sotto controllo l’innalzamento della temperatura nelle isole di calore urbane, e incentiverà la conservazione della biodiversità con benefici evidenti per tutti.
In generale, la tendenza a costruire case ben integrate col paesaggio circostanze, risponde a una consapevolezza che chi lavora nell’ambito edilizio non può più ignorare: una nuova casa, impatterà non solo nella vita di chi la abiterà, ma anche di tutte quelle persone – ed esseri viventi – che verranno indirettamente investiti da quella nuova presenza.
Comunità e Spazi Condivisi
Incoraggiare il senso di comunità, quindi, si pone come esigenza vitale, anche per il futuro dell’abitare. Partendo da questo assunto, il concetto di co-living diventerà sempre più presente nelle strutture abitative del futuro. Spazi ricreativi condivisi, giardini comunitari, zone di co-working, e in generare strutture che facilitino la convivenza comunitaria e multigenerazionale si imporranno come soluzioni utili a promuovere non solo la socializzazione e la collaborazione tra individui, ma mostreranno la loro funzionalità anche nel ridurre i consumi individuali e quindi incentiveranno la sostenibilità dell’intera comunità .
Il futuro dell’abitare, dipende da ognuno di noi
C’è anche chi ritiene che le case del futuro, soprattutto nei grandi centri abitati, risponderanno alla forma di grattacieli altri chilometri con piccoli micro-appartamenti pensati per una sola persona, con finestre virtuali che simuleranno la luce naturale. Un futuro in cui si dovrà sopperire all’enorme densità abitativa, in cui regnerà la solitudine, e il contatto con la natura sarà pressoché eliminato. Certamente questo rappresenta uno scenario possibile, ma non è l’unico. All’interno di questo articolo abbiamo presentato una visione della casa del futuro altrettanto possibile, e intimamente legata alle scelte che ogni persona farà. Innanzitutto, percependosi come parte di un sistema più ampio in cui la relazione e la percezione dell’altro come parte di noi, sarà un valore fondante. Tutto è in mano nostra e dipende dal nostro grado di consapevolezza!
di 3ndy Studio